Governo padronale e reazionario, la risposta di lavoratrici e lavoratori!
L’elezione, anche in Italia, di un governo conservatore e reazionario non concede la perdita di un solo giorno senza che ci sia una risposta netta e di massa da parte delle classi lavoratrici. Attenzione, si tratta di un governo a livello economico perfettamente in continuità con quelli che lo hanno preceduto (la situazione di crisi pluridecennale, aggravata dalla guerra imperialista in Ucraina, non consente alcuna elemosina spacciata per misura progressiva e la volontà politica resta quella di scaricarne il peso sulle spalle di lavoratori e disoccupati) ma la facile propaganda di destra con cui gli eredi dell’infame Almirante si sono fatti strada fino alla conquista della maggioranza parlamentare li obbliga a segnare qualche punto sotto l’aspetto delle politiche identitarie. Così ci troviamo di fonte ad un pericoloso mix di macelleria sociale (abolizione del reddito di cittadinanza, nessun aumento salariale a spese del padronato, nessuna riduzione dell’età pensionabile), repressione diffusa (la norma fintamente anti-rave, in realtà anti-sciopero, anti-picchetto, anti-manifestazioni) e provvedimenti identitari (contro donne e migranti). È necessario essere presenti in ogni occasione di conflitto, fomentarle, organizzarle, a partire dal corteo nazionale contro lo sfruttamento della donna di sabato a Roma, contro un governo clericale, antiabortista, reazionario e contro le donne, ancor più infido se a guidarlo è una donna, che pone alla guida del suo “ministero per la famiglia, la natalità e le pari opportunità”, una delle figure più invise e di ostacolo all’autodeterminazione femminile e delle soggettività LGBT+, Eugenia Rocella (per un’analisi maggiormente approfondita su cosa si celi dietro le “politiche per la natalità” si veda https://prospettivaoperaia.org/2022/09/03/natalita-e-famiglia-naturale-ecco-perche-lutero-e-ancora-una-volta-al-centro-della-campagna-elettorale/). La prossima settimana, venerdì 2 dicembre, ci sarà poi lo sciopero generale praticamente di tutte le sigle del sindacalismo di base, contro l’impoverimento di salari e pensioni e viceversa l’innalzamento incontrollato dei prezzi (a partire da quelli di prima necessità), inflazione e recessione, regalie ai padroni di ogni ordine e grado. Invitiamo i lavoratori e le lavoratrici ad astenersi in massa dal lavoro in tale giornata. Nella giornata successiva ci si rivede tutti in piazza a Roma per continuare la lotta contro guerra e carovita, ponendo le basi per una lotta generale contro il sistema di barbaro sfruttamento, di morte e distruzione, di un regime economico-sociale-politico in putrefazione.
VENERDI’ 2 DICEMBRE SCIOPERO GENERALE PER BLOCCARE, PRODUZIONE, SERVIZI, TRASPORTI, FERMIAMO TUTTO CONTRO UN SISTEMA CHE CI AFFAMA!
SABATO 26 NOVEMBRE E 3 DICEMBRE APPUNTAMENTO A ROMA, IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA ALLE 14.00, PER LE MANIFESTAZIONI DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI CONTRO GUERRA E SFRUTTAMENTO, OPPRESSIONE DI DONNE, GAY, TRANS, POLITICHE DI REPRESSIONE E ANTIOPERAIE!
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Governo padronale e reazionario, la risposta di lavoratrici e lavoratori!
L’elezione, anche in Italia, di un governo conservatore e reazionario non concede la perdita di un solo giorno senza che ci sia una risposta netta e di massa da parte delle classi lavoratrici. Attenzione, si tratta di un governo a livello economico perfettamente in continuità con quelli che lo hanno preceduto (la situazione di crisi pluridecennale, aggravata dalla guerra imperialista in Ucraina, non consente alcuna elemosina spacciata per misura progressiva e la volontà politica resta quella di scaricarne il peso sulle spalle di lavoratori e disoccupati) ma la facile propaganda di destra con cui gli eredi dell’infame Almirante si sono fatti strada fino alla conquista della maggioranza parlamentare li obbliga a segnare qualche punto sotto l’aspetto delle politiche identitarie. Così ci troviamo di fonte ad un pericoloso mix di macelleria sociale (abolizione del reddito di cittadinanza, nessun aumento salariale a spese del padronato, nessuna riduzione dell’età pensionabile), repressione diffusa (la norma fintamente anti-rave, in realtà anti-sciopero, anti-picchetto, anti-manifestazioni) e provvedimenti identitari (contro donne e migranti). È necessario essere presenti in ogni occasione di conflitto, fomentarle, organizzarle, a partire dal corteo nazionale contro lo sfruttamento della donna di sabato a Roma, contro un governo clericale, antiabortista, reazionario e contro le donne, ancor più infido se a guidarlo è una donna, che pone alla guida del suo “ministero per la famiglia, la natalità e le pari opportunità”, una delle figure più invise e di ostacolo all’autodeterminazione femminile e delle soggettività LGBT+, Eugenia Rocella (per un’analisi maggiormente approfondita su cosa si celi dietro le “politiche per la natalità” si veda https://prospettivaoperaia.org/2022/09/03/natalita-e-famiglia-naturale-ecco-perche-lutero-e-ancora-una-volta-al-centro-della-campagna-elettorale/). La prossima settimana, venerdì 2 dicembre, ci sarà poi lo sciopero generale praticamente di tutte le sigle del sindacalismo di base, contro l’impoverimento di salari e pensioni e viceversa l’innalzamento incontrollato dei prezzi (a partire da quelli di prima necessità), inflazione e recessione, regalie ai padroni di ogni ordine e grado. Invitiamo i lavoratori e le lavoratrici ad astenersi in massa dal lavoro in tale giornata. Nella giornata successiva ci si rivede tutti in piazza a Roma per continuare la lotta contro guerra e carovita, ponendo le basi per una lotta generale contro il sistema di barbaro sfruttamento, di morte e distruzione, di un regime economico-sociale-politico in putrefazione.
VENERDI’ 2 DICEMBRE SCIOPERO GENERALE PER BLOCCARE, PRODUZIONE, SERVIZI, TRASPORTI, FERMIAMO TUTTO CONTRO UN SISTEMA CHE CI AFFAMA!
SABATO 26 NOVEMBRE E 3 DICEMBRE APPUNTAMENTO A ROMA, IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA ALLE 14.00, PER LE MANIFESTAZIONI DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI CONTRO GUERRA E SFRUTTAMENTO, OPPRESSIONE DI DONNE, GAY, TRANS, POLITICHE DI REPRESSIONE E ANTIOPERAIE!